Analisi professionale del rischio sismico per la sicurezza edilizia del tuo capannone
Molti dei capannoni industriali prefabbricati in calcestruzzo presenti sul territorio italiano sono potenzialmente soggetti agli effetti devastanti degli eventi sismici. […]
Molti dei capannoni industriali prefabbricati in calcestruzzo presenti sul territorio italiano sono potenzialmente soggetti agli effetti devastanti degli eventi sismici.
Le ragioni sono da ricercare in un territorio caratterizzato da un elevato livello di sismicità, così come in strutture non allineate agli attuali standard di sicurezza poiché edificate in un periodo antecedente all’entrata in vigore delle NTC 2008.
Eppure si tratta di edifici in cui si concentra gran parte del tessuto produttivo italiano, il cui danneggiamento e la conseguente impraticabilità potrebbero mettere in ginocchio le filiere di interi settori.
Di fronte all’azione di un fenomeno per sua natura imprevedibile, ad assumere un ruolo molto importante è la valutazione del rischio sismico, una procedura che permette di analizzare i limiti di queste strutture e depotenziarne efficacemente le criticità.
Capannoni industriali: l’importanza della valutazione del rischio sismico
La valutazione del rischio sismico si inserisce in quella gamma di interventi di prevenzione, atti a individuare la vulnerabilità di una struttura di fronte allo scatenarsi di un evento tellurico. La procedura si effettua attraverso un iter molto complesso, che prevede sia una valutazione puntale della risposta dei singoli elementi costruttivi di fronte a un terremoto sia una serie di calcoli lineari e non lineari inerenti il comportamento dell’opera e dei materiali.
Per mitigare il rischio sismico di opere vulnerabili, è necessario quindi affidarsi ad aziende operanti nel settore dell’antisismica, che possano effettuare un approfondimento completo al fine di valutare una proposta di intervento personalizzata. Ne costituisce un esempio Seriana S.p.A. – Seismic Reinforcements, che effettua un’analisi professionale del rischio sismico per la sicurezza edilizia del tuo capannone, con interventi strutturati per azzerare le interferenze con l’attività produttiva.
Valutazione del rischio sismico: quali vantaggi per i capannoni industriali prefabbricati
Dal punto di vista meramente tecnico, la valutazione del rischio sismico di un capannone prefabbricato in calcestruzzo permette di stimare il cosiddetto indice di vulnerabilità, mettendo in relazione la capacità di resistenza dell’edificio e la resistenza richiesta dal sisma. L’iter si basa in particolare su uno studio dell’opera nel suo insieme, prevedendo tra le altre cose, un’analisi conoscitiva dello stato dei luoghi, un’analisi storico critica sullo stato di sollecitazione cui sono state soggette le varie parti della struttura e una valutazione della risposta meccanica dei materiali, da effettuarsi in situ o in laboratorio.
Questa procedura, che ad oggi rappresenta il primo passo per porre in essere tutti i successivi interventi di adeguamento o miglioramento antisismico necessari per mettere in sicurezza la struttura interessata, permette di migliorare il comportamento di un’opera anche tramite interventi di locali e per nulla invasivi sia sull’edificio sia sull’attività produttiva. Il tutto attraverso una proposta che punta a una soluzione di adeguamento sismico personalizzata, anche prendendo in considerazione un’accurata valutazione del rapporto costi-benefici.
In quest’ottica, l’analisi del rischio sismico assume una rilevanza fondamentale in un territorio, come quello italiano, caratterizzato dalla presenza di numerose aree potenzialmente sismogenetiche in cui, tra le altre cose, si concentra anche una grossa percentuale del tessuto produttivo del paese. Mettere in sicurezza i capannoni esistenti attraverso tecniche di intervento all’avanguardia permette di preservare la struttura dagli effetti potenzialmente deleteri delle forze sismiche, così da limitare eventuali interruzioni dell’attività che finiscono per incidere sul fatturato.
Ma una corretta valutazione del rischio sismico è anche il primo passo per ottemperare a tutte quelle normative in tema di prevenzione dei rischi sui luoghi di lavoro previste nel Testo unico sulla sicurezza. La legge sottolinea infatti l’importanza della solidità delle strutture adoperate per l’attività professionale e sancisce il ruolo del datore di lavoro, deputato all’individuazione ed eliminazione di tutte quelle criticità che potrebbero compromettere la salute e la sicurezza dei dipendenti.
Una valutazione del rischio sismico e la successiva realizzazione di interventi di miglioramento o adeguamento permettono inoltre di preservare i macchinari, anche quelli più delicati, da eventuali danneggiamenti, con tutto ciò che ne consegue anche dal punto di vista economico. Il tutto equiparando le performance dei capannoni di vecchia costruzione a quelli più attuali, eliminandone il grado di obsolescenza e incrementandone il valore sul mercato.
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