Le stufe a pellet convengono?
L’Italia è il primo paese su scala mondiale per diffusione di stufe a pellet. Prima di acquistarne una, è necessario […]
L’Italia è il primo paese su scala mondiale per diffusione di stufe a pellet. Prima di acquistarne una, è necessario chiarire che una normale stufa di questo tipo non può da sola riscaldare 100 mq, e l’acquisto di una più potente non risolve certamente il problema. Per poter riscaldare un appartamento intero c’è bisogno di una stufa canalizzabile. Un impianto di questo genere di media potenza calorifica, da 10 kWh riesce a riscaldare un appartamento di 50/60 mq e mantenendo una potenza media per circa 12 ore, il consumo del biocombustibile è intorno ai 15 Kg. Uno degli argomenti più discussi nel mondo dei biocombustibili è quello legato alle stufe a pellet. Gli Stati che fanno parte dell’Unione Europea hanno deciso di creare e di imporre una propria qualifica sui materiali utilizzati da quando l’UE ha imposto le certificazioni En Plus e Din Plus su questi ultimi. Bando a questo groviglio burocratico ciò che interessa ai consumatori è sapere se questo sistema è conveniente rispetto alle stufe a legna e ai camini. Il pellet si ottiene dagli scarti di lavorazione del legno che tramite dei macchinari appositi vengono sottoposti ad altissime pressioni. I cilindri sono tenuti insieme dalla lignina una sostanza naturale presente nel legno. A differenza della stufa a legna che utilizza un combustibile solido, questo tipo di stufa necessita di un collegamento elettrico. Quindi se per ipotesi c’è un black-out in corso rischiate di non riscaldarvi. Rispetto alla stufa a legna ha una canna fumaria obbligatoria con misure ridotte, ed è importante che la stessa si sviluppi in verticale e sia dimensionata correttamente. Grazie a una ventola interna i fumi della combustione vengono espulsi all’esterno. Il calore prodotto viene diffuso nell’ambiente tramite ventilazione forzata e ciò permette un veloce riscaldamento. Queste stufe oltre ad essere in grado di auto alimentarsi sono fornite anche di un cronotermostato che permette di impostare l’orario di accensione e di spegnimento e di regolare la temperatura.
Cosa c’è che non va se le stufe a pellet esplodono in fase di accensione?
Ad alcuni clienti purtroppo è capitato che le stufa a pellet sia esplosa mandando in frantumi i vetri e spargendo numerosa fuliggine per casa. Prima di acquistare una stufa a pellet bisogna tenere conto di diversi fattori: Il venditore deve fornire un’assistenza tecnica; Il condotto di aspirazione fumi anche se pulito tutti i giorni con l’aspirapolvere deve essere revisionato da un tecnico che deve pulire anche il condotto di ingresso aria; La qualità del pellet. Immergendo i cilindri nell’acqua se sono di bassa qualità rimangono a galla se sono di alta qualità affondano. Infine ricordate che sulla confezione del combustibile, deve essere riportato il potere calorico da 5,3 kWh in sù e il valore di residuo ceneri che deve essere uguale o minore dello 0,3%.
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